Quante volte avete letto la dicitura trasporto combinato e vi siete ritrovati immersi in un mare di termini complessi e condizioni contrattuali intricate? Quante volte vi siete proposti di rendere la vostra catena di approvvigionamento più sostenibile, ma non avete trovato l'azienda di logistica giusta per farlo?
Con questo articolo, vogliamo fare chiarezza su un argomento tanto importante quanto complesso: la logistica intermodale.
Partiamo dall'ABC: cosa è il trasporto intermodale?
- Il trasporto intermodale riguarda l'integrazione di diverse modalità di trasporto merci– stradale, ferroviario, marittimo e fluviale – utilizzando una combinazione ottimale per migliorare efficienza e sostenibilità.
- Per assicurare un passaggio efficiente tra le diverse modalità, il trasporto multimodale si basa su unità di carico standardizzate, come casse mobili, container ferroviari e marittimi, o semirimorchi, che facilitano il trasferimento senza necessità di movimentare direttamente le merci.
- Durante il passaggio da una modalità di trasporto all'altra, l'unità di carico viene trasferita nel suo complesso. In questo modo, il trasporto merci evita qualsiasi trattamento diretto della merce durante le fasi di trasbordo (noto anche come "no freight handling").
La definizione ufficiale data dagli organismi internazionali CEE, CEMT e CEE/NU nel documento "Terminology on combined transport" del 2001 descrive il trasporto intermodale come:
“Il movimento di merci nella stessa unità di carico o sullo stesso veicolo stradale, utilizzando due o più modalità di trasporto, senza alcun trattamento diretto della merce nelle fasi di trasbordo modale.”
L’aspetto cruciale del trasporto intermodale è che, pur utilizzando diverse modalità, rappresenta un unico servizio completo, dal punto di origine fino al punto di destinazione "door to door".
Cosa succede in concreto quando vi affidate al trasporto intermodale?
Le operazioni di logistica intermodale si articolano in tre fasi principali:
1) Dal punto di partenza all'hub logistico intermodale
In questa fase, il materiale viene caricato su un'unità di carico standardizzata, che viene trasportata fino al primo hub logistico intermodale, generalmente via strada.
2) Da terminal a terminal
Una volta arrivato al primo terminal, l'unità di carico viene trasferita (mantenendo l'ottica del "no freight handling") dalla modalità stradale a una modalità diversa, utilizzata per la tratta principale del trasporto merci fino al terminal di destinazione. In questa fase, le modalità utilizzate sono generalmente ferroviaria, marittima o fluviale.
3) Dal terminal di destinazione al punto di consegna
L'ultima fase prevede il trasbordo dell'unità di carico dalla modalità non stradale a quella stradale, che completa il ciclo di consegna al destinatario finale.
Chi si affida al trasporto combinato ha la certezza che tutte le operazioni sopra indicate siano gestite in modo unitario. Il cliente si relaziona con un unico interlocutore responsabile dell'organizzazione e del coordinamento dell'intero ciclo del trasporto multimodale.
Perché il trasporto intermodale conviene?
Il principale vantaggio del trasporto intermodale si vede nei costi:
- offre tariffe molto vantaggiose (su distanze kilometriche per le quali è utilizzabile), perché sfrutta delle economie di scala e unità di carico standardizzate.
- conviene all'ambiente, riducendo le emissioni di CO2 associate al trasporto. Per muovere il vostro business in modo ecosostenibile, la miglior soluzione è ridurre al minimo le emissioni di CO2.
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Quando si parla di intermodale, eliminate ogni dubbio e chiedete a Pesenti!